EX CASERMA POZZUOLO DEL FRIULI

La parte più significativa del progetto Féris riguarda l’intervento sull’area dell’ex caserma Pozzuolo del Friuli e della ex Cavallerizza di via Scandiana: uno spazio situato nel cuore del centro cittadino, vicino a luoghi e architetture ricche di storia e di bellezza, e a due passi dal complesso dell’Università.

Combinando con sensibilità e rispetto la valorizzazione degli edifici esistenti, di importante valore storico, con la realizzazione di nuovi edifici, l’intervento disegna una nuova prospettiva per un’area in stato di abbandono ormai da trent’anni, e si propone di generare una nuova centralità urbana restituendo ai ferraresi un pezzo importante della città.

Gli edifici di valore della ex Caserma e gli spazi della Cavallerizza rinascono attraverso le nuove funzioni dinamiche previste dal progetto: uno studentato da 400 posti, una food court con attività commerciali di vicinato, un volume destinato a ospitare servizi pubblici oltre a una parte residenziale. Tutto nel rispetto delle volumetrie esistenti, recuperate attraverso l’abbattimento degli edifici ritenuti incongrui e la ristrutturazione degli edifici di pregio dell’ex Caserma: una vera e propria rigenerazione che prende per mano la storia e la accompagna attraverso le nuove esigenze della contemporaneità.

A fare da chiave di volta alla riprogettazione sono i due spazi pubblici aperti che hanno fatto da perno alla riorganizzazione complessiva dell’area: una piazza che si attesta su via Scandiana e si apre sui giardini di Palazzo Schifanoia, che rappresenta il luogo attorno cui orbiteranno le nuove funzioni inserite nell’area, proponendosi come un nuovo generatore di socialità, e un “salotto verde” che prenderà forma nell’attuale cortile della Caserma, dove ricche aree alberate con panchine e sedute si alterneranno a grandi aree erbose pensate per l’uso informale, sia da parte dei bambini sia dei giovani-studenti e dei visitatori esterni.

Il progetto e i suoi contenuti

L’intervento prevede la demolizione degli edifici incongrui dell’ex Caserma che chiudono il fronte su via Scandiana, preservando però le porzioni di muro di cinta risalenti all’insediamento originale.

Per l’edificio della Cavallerizza, posto sul lato opposto della strada, si prevede la rimozione del muro di cinta (costruito posteriormente e quindi non coerente con l’assetto originale) in modo da aprirne la facciata sulla piazza e da creare le condizioni ideali di permeabilità e visibilità per gli spazi di ristorazione/commercio che si intendono collocare al suo interno.

Due degli edifici della caserma, quello a nord-ovest e il maggiore su via Cisterna del Follo, sono destinati a ospitare uno studentato, preservando e ripristinando l’aspetto esteriore dei due blocchi e limitandosi a lavorare sugli interni con interventi di recupero e consolidamento delle strutture, con una nuova divisione degli spazi e con l’aggiunta di collegamenti verticali per rendere i locali aderenti alle normative di sicurezza e accessibilità.

Nel terzo edificio si prevede l’inserimento di unità residenziali con interventi analoghi a quelli previsti per lo studentato.

Su tutti gli edifici storici sarà effettuato un ripristino di tutte le aperture alla loro condizione originale, rimuovendo le superfetazioni realizzate a posteriori, e riportandoli alla loro antica bellezza.

Sulla piazza, verso via Scandiana, è prevista la realizzazione di due nuovi edifici. Il primo è un ulteriore blocco per studentato, organizzato su quattro livelli. I tre superiori ospitano le unità abitative con accesso da un corridoio centrale servito da due blocchi di risalita. Il piano terra ospita invece i servizi comuni, ad uso dell’intero studentato.

Le facciate dei piani alti del nuovo studentato saranno in laterizio, in continuità con gli edifici esistenti e, più in generale con il contesto della città storica; avranno però una partitura architettonica contemporanea e rigorosa. Il piano terra, sarà invece caratterizzato da arcate in cemento studiato per riprendere nella colorazione in pasta i toni caldi del laterizio ma senza ambire a una perfetta mimesi.

Per il secondo edificio è stata valutata la fattibilità ma non è definito un progetto architettonico vero e proprio in quanto si prevede la cessione del lotto ad uso pubblico con una capacità edificatoria di 6.000 mq di superficie utile. Le simulazioni eseguite definiscono la fattibilità e la coerenza di un volume recante la superficie data e la possibilità di fornirla di servizi interrati quali parcheggi.

Il programma funzionale che potrebbe prendere posto nell’edificio pubblico è stato parzialmente discusso con la Amministrazione Comunale per una prima valutazione. Le modalità di sviluppo del progetto sono tutt’ora da definirsi.

Sia lo studentato sia le residenze saranno dotati di una generosa quantità di posteggi per biciclette; è infatti ferma intenzione del proponente incentivare la mobilità sostenibile che già trova un certo riscontro presso la cittadinanza ferrarese.

L’intervento, in sintesi

  • Rivalorizzazione dell’insediamento mediante la demolizione degli edifici incongrui e il recupero delle preesistenze di interesse storico, riconsegnando alla città uno spazio urbano da anni in situazione di progressivo degrado.
  • Realizzazione di una nuova piazza e di un nuovo parco, entrambi pubblici e a disposizione della collettività.
  • Realizzazione di un nuovo edificio con funzione di studentato che andrà a completare quello che troverà posto in due degli edifici storici della caserma (per un totale di 400 posti).
  • Trasformazione del terzo edificio della caserma in un blocco residenziale rispettoso della preesistenza storica.
  • Reperimento di un lotto per la realizzazione di un edificio pubblico con 6.000 mq di superficie utile.
  • Riduzione al minimo dei nuovi parcheggi entro le mura della città, trasferendo sul lotto di via Volano, esterno alle mura, le ulteriori necessità sia pubbliche sia private generate dal nuovo studentato e dalla residenza.